Alicia Sornosa, spagnola, giornalista e soprattutto avventuriera. Per quello che ne sappiamo è la prima donna spagnola a compiere l’impresa del giro del mondo in moto. L’abbiamo raggiunta a Bogotà, in Colombia, per chiederle come sta affrontando la sua fantastica avventura a bordo di una BMW F 800 GS.
Presentati ai nostri lettori…
Mi chiamo Alicia, sono nata trentanove anni fa a Madrid, in Spagna. Lavoro come giornalista esperta del mondo dei motori e scrivo su diversi giornali, faccio televisione e mi piace molto anche la radio.
Descrivici brevemente il tuo viaggio fino a oggi.
Sono partita il 15 settembre dell’anno scorso dalla Spagna, ho attraversato l’Italia e con una nave cargo mi sono imbarcata alla volta dell’Egitto. Da lì ho poi cominciato il mio viaggio attraverso l’Africa: Sudan, Etiopia e Kenya. Sono poi partita in aereo alla volta dell’India e da lì in Australia con la sua isola, la Tasmania. Sono arrivata poi negli Stati Uniti, a Los Angeles, in California e sono salita in direzione nord fino ad arrivare a Seattle. Sono passata poi da Vancouver, in Canada, per poi arrivare fino a Inuvik, al Polo Nord. Da lì poi sono andata in Alaska, dove ho attraversato Valdez, Anchorage e Fairbanks. Poi sono entrata di nuovo in Canada, quindi Calgary, Chicago e New York per poi scendere per la costa Est fino a Key West e risalire poi tutta la Florida fino ad arrivare a Houston ed entrare così in Messico, alla frontiera di Laredo. Poi Monterrey, Guadalajara, DF, Oaxaca e poi il Centro America (Guatemala, Honduras, Salvador, Nicaragua e Costa Rica). Ho fatto poi un salto a Porto Rico e in questo momento mi trovo a Bogotá, in Colombia.
Com’è nata l’idea di essere la prima donna ispanica a fare il giro del mondo in moto?
Mi è stata data l’opportunità di partecipare a una spedizione, la REO (Ruta de los Exploradores Olvidados) con lo scrittore Miquel Silvestre. Mentre ero in India ho pensato che il prossimo viaggio sarebbe stato in solitaria.
Qual è la cosa più strana o divertente che ti hanno detto in merito a questa tua decisione?
A nessuno è sembrata strana la mia decisione di partire da sola per questa avventura. Tutti sanno infatti che sono uno spirito libero che ama l’avventura; prima di partire per il viaggio in solitaria ho viaggiato molto con le mie gambe e ho partecipato a diversi Raid di orientamento nel Sahara.
Quali sono gli aspetti negativi e positivi dell’essere una donna in viaggio da sola?
Finora sono riuscita a trovare solo aspetti positivi dell’essere una donna viaggiatrice. Penso che il fatto di essere donna aiuti: molte porte vengono aperte con più facilità e così posso entrare in contatto con tante persone e conoscere molti più luoghi; la complicità che si crea fra donne è davvero unica.
Finora qual è la più bella esperienza che hai vissuto?
Le più belle esperienze mi sono state regalate dalle persone che ho conosciuto. Il lato umano del viaggio è fantastico: ho incontrato tantissimi viaggiatori e ho parlato con loro, abbiamo passato insieme magari qualche giorno di viaggio oppure solamente qualche ora. È bello entrare in contatto con nuove persone in ogni posto che visiti.
Qual è il luogo più bello che hai visitato e perché?
È difficile parlare di un solo luogo; in Africa mi è piaciuta l’Etiopia per le sue piste e il verde delle montagne; il Kenya mi ha affascinato per quanto è selvaggio. Il Canada per le sue foreste e gli animali che le popolano; il Messico e Porto Rico per la gente che ci vive e per le magnifiche spiagge…
Hai dovuto affrontare delle situazioni pericolose durante il tuo viaggio?
Nella periferia di Chicago mi è quasi uscita la catena in un posto davvero poco raccomandabile, ma per fortuna sono subito stata aiutata. In India il traffico è davvero spaventoso.
Qual è la prima cosa che fai quando raggiungi un posto nuovo, dopo aver parcheggiato la tua moto?
Di solito accendo il computer e vado a fare una passeggiata. Poi mangio qualcosa per la strada.
Quale sarà la tua prossima meta?
Adesso sto percorrendo tutta l’America del Sud, poi cercherò di arrivare in inverno a Capo Nord, in Norvegia.
Cosa farai quando porterai a termine il tuo viaggio?
Farò sicuramente altri viaggi e altro ancora, e mi piacerebbe formare una famiglia…
Cosa facevi prima di partire per quest’avventura?
Come ho già detto, ho viaggiato molto e ho partecipato a molti rally. Ho anche corso su circuiti con macchine; mi piacciono tutti gli sport avventurosi come il canyoning e il wakeboard, una specie di sci d’acqua con la tavola, le traversate in moto d’acqua e la barca a vela.
Quando non viaggi e non vai in moto cosa ti piace fare?
Passeggio col mio cane in montagna, mi piace anche bere birra con gli amici, fare snowboard, giocare con i miei nipoti, sedermi davanti a un camino a leggere. E mi piace passare del tempo con chi amo.
Che relazione hai con la tua moto? Come la vivi? Che sensazioni ti trasmette?
Ho una bella relazione con la mia moto, me ne prendo cura così che mi porti dappertutto senza nessun problema, però non sono molto romantica… intendo dire che mi piace molto, ma se mi chiedessi di scambiarla con un’altra, lo farei. Quando sono in moto sento che posso pensare a quello che voglio, mi rilasso, mi godo il paesaggio e mi sento felice; sono molto fortunata di poterlo fare.