Si è concluso l’Italian Challenge, un viaggio attraverso i luoghi più nascosti e caratteristici di una Italia dai mille dialetti, ricca di calore umano e percorsi meravigliosi.
Tutti i partecipanti alla prima edizione dell’Italian Challenge, un numero chiuso di 30 motociclisti con tanta esperienza nei lunghi viaggi, hanno vissuto l’emozione del vero viaggio, quello lungo, che attraversa qualsiasi tipo di terreno e dove a tratti sembra di toccare il cielo con un dito tanta è la bellezza dei paesaggi.
Anche Stefano e Fabrizio, due motociclisti dalla lunghissima esperienza, hanno avuto il compito di testare le quattro tappe per un totale di quasi 1500 chilometri attraversando ben nove regioni, dall’alto Adriatico al Mar Ionio, con le nuove Benelli TRK 502, capaci di superare pietraie, strade di asfalto che si inerpicano sulle montagne più alte, pioggia, guadi e piste in quota con paesaggi da brivido. Alla partenza da Riccione tutti i partecipanti sono stati accolti in un “village” davanti a Palazzo del Turismo dove hanno preso il via le operazioni preliminari in un clima di calorosa accoglienza romagnola.
La partenza è avvenuta mercoledì 31 maggio, in direzione “Italia più profonda” con tappa a Campo Imperatore, caratterizzata da ogni tipo di fondo; i partecipanti si sono goduti il percorso senza mollare mai nemmeno dove la strada era estremamente sconnessa e sdrucciolevole, nemmeno dove l’asfalto era stato battuto dalla pioggia tra alte mura di neve accumulate agli angoli della strada.
E poi giù inesorabilmente verso il Molise, su montagne altissime in sterrati in quota da brivido tra antiche rovine nel nulla, in antichissimi paesi dove tutto sembra iniziato e dove solo il vento dominava e accompagnava il passaggio delle moto, muovendo gigantesche pale eoliche. Sfiorando con le mani la gente incredula al passaggio delle moto, si è arrivati a Matera, in un rosso tramonto.
Il quarto giorno, il più corto, circa 300 chilometri tra i calanchi lucani, in paesaggi lunari, il manto stradale piuttosto rovinato dall’incuria umana, ha consentito ai centauri di scoprire paesi fantasma disabitati e poi il mare, quello lontano dove l’Italia finisce. L’arrivo è stato emozionante con la delegazione F.M.I. Basilicata ad aspettare l’arrivo di tutti i motociclisti, stanchi ma divertiti e soddisfatti, con il volto sorridente.
L’Italian Challenge, organizzato dal Moto Club Strade Bianche in Moto in collaborazione con Minoa Group s.a.s. di Mirco Urbinati, è riuscito a racchiudere quante più emozioni si possano provare in un lungo viaggio dove ogni regione spalanca le braccia e mostra i propri tesori più belli tra cui risplende il cuore di chi vi abita.
Il calore degli abitanti, la collaborazione delle Istituzioni, l’itinerario lunghissimo che fa guidare su ogni tipo di terreno, i cambi improvvisi di fondo dai bellissimi tornanti asfaltati in quota agli sterrati più nascosti e caratteristici, passando per strade di asfalto polveroso e raramente battuto, hanno reso questo evento un viaggio unico e indimenticabile, dove la storia e le tradizioni popolari hanno accompagnato i centauri chilometro dopo chilometro.
L’arrivo finale a Policoro (MT) è stato in grande stile, in un villaggio che ha accolto i motociclisti provati, stanchi ma soddisfatti dalle forti emozioni vissute in questi quattro giorni. Per gli organizzatori, sentirsi dire a fine evento “avrei guidato ancora all’infinito” è stata la soddisfazione più grande che ha ripagato di tutto il lavoro certosino e capillare durato tutto l’inverno. Poi una grande festa dove si è respirato ancora quel “vento di libertà” che è dentro la vita di ognuno, e dove si sono sprecati i sorrisi commossi e pieni di energia, nella convinzione che tutto potrà essere vissuto nuovamente il prossimo anno!