I cinque passi delle Dolomiti per l’estate scelti dai bikers di TrueRiders

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Dal mitico Pordoi allo storico Valparola, gli utenti di TrueRiders hanno selezionato cinque incredibili percorsi d’altura per tutti i motociclisti che non hanno paura delle vertigini.

Con l’arrivo dell’estate i passi di montagna tornano ad essere percorribili. La neve si ritira, il verde della natura si fa più acceso e il rombo dei motociclisti si avvicina. TrueRiders, il portale specializzato nei viaggi su due ruote, ha raccolto i pareri e le impressioni della sua community di oltre 60.000 utenti, per stilare la classifica dei cinque passi delle Alpi che non potrete mancare di percorrere in questa estate 2017.

1. Passo Pordoi (2.239 metri)
Una classifica che si rispetti ha un re assoluto e il primo posto, per una estate 2017 a tutta montagna, spetta alla Cima Coppi per eccellenza, il Passo del Pordoi. Suscita ogni giorno oltre duemila reactions, altrettante condivisioni e una pletora di commenti che non smettono mai di stupire. Sono dodici chilometri, una pendenza che arriva fino al 15% e il panorama straordinario del Gruppo del Sella e della Marmolada.
Il Pordoi unisce Canazei e Arabba, celebri mete turistiche durante tutto l’anno, ed è sicuramente adatto a un viaggio in moto, poiché vi si possono fare numerose escursioni, come quelle sui sentieri della Grande Guerra, o anche semplicemente prendere la Funivia del Sass Pordoi, che sale fino a 2.950 metri, regalando una vista mozzafiato che spazia a 360 gradi sulle vette delle Dolomiti.

2. Passo di Valparola (2.192 metri)
Medaglia d’argento con più di mille condivisioni e reactions al giorno, sempre acclamato dai bikers e il più fotografato è il Passo di Valparola, che molti chiamano ancora con il nome ladino originale, Intrà i Sass, permette di raggiungere la Val Badia e l’Agordino, e dunque di visitare celebri mete come Cortina d’Ampezzo, la Regina delle Dolomiti.
Il Werk Tre Sassi, antico forte costruito dal Regio Esercito sul calare dell’Ottocento, resta ancora oggi a imperitura memoria delle lotte per il controllo del Trentino-Veneto, ed è un luogo amatissimo da quei motociclisti che, insieme ai panorami e alle curve, vogliono scoprire anche la storia dei luoghi che percorrono in sella.

3. Passo San Boldo (706 metri)


Terzo posto, anche se in fatto di spettacolarità meriterebbe il primo. Stiamo parlando del San Boldo, ovvero della Strada dei Cento Giorni, costruita a inizio Novecento per facilitare gli spostamenti degli agricoltori e completata dall’esercito austro-ungarico, che riuscì a scavare ben cinque gallerie nella dura pietra dolomitica in appena tre mesi.
Anche questo passo riscuote sempre un certo coinvolgimento social mostrando sempre migliaia di reactions e condivisioni, oltre a innumerevoli interazioni e commenti e anche foto live di questo incantevole itinerario. Ora che le armi tacciono, il San Boldo è diventata una meta di curiosi su due ruote, che vogliono confrontarsi con questa roboante salita tutta curve e tutta trafori, e il rombo predominante è quello dei motori dei bikers più temerari.

4. Passo di Giau (2.236 metri)
Con più di 300 reactions, centinaia di condivisioni e sempre accolto con grande entusiasmo dai nostri riders, il Passo di Giau , universalmente riconosciuto come il Passo cartolina delle Dolomiti, si discosta da poco dal podio.
Lo scenario che offre, infatti, è davvero da memoria fotografica, con le vette del Nuvolau e dell’Averau, oltre le quali li estendono le Pale di San Martino, la Marmolada, le Tofane e numerose altre montagne dell’arco alpino. Il Giau è sempre più amato anche dai motociclisti, che possono goderne la pendenza agevole e la lunghezza non eccessiva fermandosi, di volta in volta, ad ammirare gli scorci panoramici che offre al turista.

5. Passo Rolle (1.984 metri)
La Valle del Primiero e la Val di Fiemme sono tra le più belle destinazioni tra il Trentino Alto Adige e il Veneto, luoghi dove la natura da il meglio di sé e dove le vette spiccano su cieli cristallini.
Ecco dunque il Passo Rolle, quasi 2.000 metri che parlano italiano e tedesco, con una lunghezza di circa 23 chilometri che percorrono la SS50, la strada delle Pale di San Martino di Castrozza e del Cimon della Pala, anche questo molto apprezzato dagli utenti di TrueRiders con centinaia di reactions , like e commenti.
Proseguendo questo itinerario, non si può non passare anche per il Lago di Paneveggio, alimentato dal fiume Travigliolo, e ci si può concedere una pausa rilassante, prima di risalire in sella e dare tutto gas in direzione di Predazzo, il punto turistico più frequentato delle Valli d’Avisio.

Pordoi

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