In giovane Manuel Zanotto impegnato nel giro dell’Africa in moto e in solitaria: 40.000 km e una meravigliosa esperienza umana.
11.000 km già sono passati ma Manuel Zanotto non è alla fine del suo viaggio. Ne mancano ancora 15.000 di solo andata. Partito da Vicenza, dopo aver attraversato l’Italia, Francia, Spagna, Marocco, Mauritania, Senegal, Guinea, Mali e Costa d’Avorio, Manuel sta puntando dritto al Sudafrica. Da lì, preparerà il suo viaggio di ritorno. Sempre da solo, senza alcuna assistenza tecnica, medica o finanziaria.
Per parlare del suo viaggio e delle sue motivazioni, Manuel Zanotto ha tenuto una conferenza-dibattito presso il centro “La Fabrique Culturelle” ad Abidjan, in Costa d’Avorio venerdì 31 Marzo.
L’Africa come prova
E’ stato durante il suo primo viaggio umanitario in Madagascar che Manuel si è innamorato dell’Africa. Da quando ha voluto esplorare in modo più approfondito il continente e le sue culture, ha deciso che il modo migliore per farlo sarebbe stato in moto. Cosa c’è di meglio di una moto? Il vento sul volto, i profumi che si avvicendano, le atmosfere che cambiano, per Manuel la moto è il mezzo per essere in sintonia con ciò che lo circonda.
A differenza di altri avventurieri che attraversano i continenti in moto, Manuel ha deciso di andare da solo, senza essere accompagnato da un altro pilota, senza assistenza medica o tecnica. Siamo lontani dai viaggi di Ewan McGregor e Charley Boorman che con “Long Way Down”, sono andati dalla Scozia al Sud Africa su una moto, ma con il sostegno di dieci sponsor e assistenza tecnica di prima classe.
Ma a Manuel Zanotto non importa di questa logistica. Non importa se non ha competenze meccaniche. Quando si ha una tale passione, non è un problema imparare a cambiare una ruota posteriore sfondata durante il percorso. A lui basta la sua Honda Transalp 600 con due scorte di 10 litri per la benzina e l’acqua e qualche attrezzatura essenziale. Non importa se di tanto in tanto anche il pericolo si avvicina, come quella notte in cui fu svegliato da un facocero che lo annusava mentre dormiva, stanco morto, nella boscaglia.
La condivisione è alla base dell’approccio di questo giovane di 28 anni, laureato in Educazione Fisica che cerca di condividere la sua passione per lo sport in tutti i villaggi che attraversa, organizzando attività sportive per bambini, sessioni introduttive, etc. E ‘questa idea di condivisione che lo ha portato a scegliere il titolo della pagina Facebook che racconta il suo viaggio “Moto4Smile“.
Parte senza uno sponsor e senza compagnia, Manuel non si sente però mai solo come spiega molto bene: “Si è soli in parte. Si incontrano persone, si impara a conoscerle.”
Per finanziare il suo viaggio, Manuel ha lavorato per un anno come allenatore in una palestra nella sua città natale. Con questi risparmi, è stato in grado di permettersi una Honda Transalp 600 del 1998 con la quale ha già attraversato 8 paesi.
C’è ancora tanta strada da percorrere tra una sosta e l’altra. Il prossimo obiettivo è raggiungere e fermarsi a Città del Capo, in Sud Africa, entro luglio. Lì vuole vivere per 8 o 9 mesi, continuando a lavorare nel settore dello sport, al fine di finanziare il suo viaggio di ritorno.
Perché il viaggio non si ferma a Città del Capo. Manuel ha in programma di tornare indietro, lungo tutta la costa dell’Africa orientale. L’idea è attualmente in fase di progetto. Ma siamo sicuri che Manuel riuscirà nel suo intento e sogno.
Potete seguire l’avventura in solitaria di Manuel Zanotto sulla pagina Facebook Moto4Smile
Complimenti Manuel
si