È stata inaugurata ieri, nel cuore di EICMA 2025, “Desert Queens”, l’attesissima mostra che per la prima volta in Italia celebra il mito della Dakar. Allestita nell’area esterna MotoLive, la esposizione trasforma un padiglione di 900 mq in un autentico bivacco nel deserto, portando a Milano l’epica del più famoso rally raid del mondo.
Un percorso che, attraverso 31 motociclette originali, racconta oltre quarant’anni di avventure, sudore e tecnica. Si parte dalla Yamaha XT500 di Thierry Sabine – la moto che ispirò la nascita della gara dopo il suo smarrimento nel Ténéré – per arrivare alla KTM 450 Rally di Daniel Sanders, la vincitrice dell’ultima edizione.

Un viaggio immersivo nella storia del rally
“Desert Queens” non è una semplice esposizione statica. È un’esperienza immersiva che guida i visitatori attraverso l’evoluzione tecnologica e umana della Dakar.
Oltre alle moto, il percorso include:
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Una sezione dedicata all’abbigliamento e ai sistemi di sicurezza, che ne mostra il progresso dagli anni ‘80 a oggi.
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L’esposizione di roadbook, caschi e memorabilia d’epoca.
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Il trofeo originale della Dakar.
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Un imponente schermo che propone filmati e testimonianze delle edizioni più iconiche, dai paesaggi africani a quelli sauditi.
Le regine della sabbia: le moto in mostra
La mostra ripercorre la storia della Dakar attraverso le sue vere protagoniste: le moto. Tra i 31 modelli esposti, spiccano alcuni pezzi unici e fondamentali:
Le moto che hanno fatto la storia
Protagoniste assolute di “Desert Queens” sono le 31 motociclette originali che hanno segnato le diverse ere della Dakar. Tra le più significative:
Yamaha XT500 (1977, Thierry Sabine) – la moto che ispirò la nascita della Dakar dopo lo smarrimento nel deserto del Ténéré.
Yamaha XT500 (1979, Cyril Neveu) – vincitrice della prima edizione del rally.
Honda XR550R (1982, Cyril Neveu) – prima vittoria di Honda alla Dakar.
BMW R80 G/S (1983, Hubert Auriol) – simbolo dell’affidabilità tedesca.
Yamaha XT600 Ténéré Sonauto (1983, Jean-Claude Olivier) – origine del mito Ténéré.
Moto Guzzi V65 TT (1985, Claudio Torri) – il sogno italiano nel deserto.
Cagiva Elefant 900 (1990, Edi Orioli) – la vittoria tricolore col bicilindrico Ducati.
Honda XRV750 Africa Twin RD04 (1991, Roberto Boano) – la bicilindrica dei privati più veloci.
KTM LC8 950 Rally (2002, Fabrizio Meoni) – l’inizio dell’era delle maxi-bicilindriche.
KTM 450 Rally (2014, Marc Coma) – la regina della nuova generazione 450 cc.
KTM 450 Rally (2022, Danilo Petrucci) – la moto che ha segnato la vittoria di un esordiente italiano.
Hero 450 Rally (2025, Ross Branch) – prima moto indiana campione del mondo Rally-Raid.
Honda CRF450 RX Rally (2025, Tiziano Internò) – rappresentante della categoria “Original”, senza assistenza.
KTM 450 Rally (2025, Daniel Sanders) – la vincitrice dell’ultima Dakar, simbolo dell’innovazione tecnica più recente.
Incontri con le leggende viventi della Dakar
Uno dei valori aggiunti di “Desert Queens” è il ricco palinsesto di incontri quotidiani con i piloti, condotti dal giornalista Alberto Porta. Il pubblico avrà l’opportunità unica di ascoltare le storie di vita di leggende come Cyril Neveu, Danilo Petrucci e Aldo Winkler, e di specialisti moderni come Tiziano Internò.
“Desert Queens è un omaggio al sogno, alla fatica e alla grandezza della Dakar”, ha dichiarato Paolo Magri, AD di EICMA. “Portare questa leggenda a Milano significa far incontrare due mondi che condividono la stessa anima: quella dell’avventura e dell’innovazione”.
La mostra, realizzata in collaborazione con ASO (Amaury Sport Organisation), organizzatrice della Dakar, rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 9 novembre, confermando EICMA come piattaforma internazionale non solo commerciale, ma anche culturale ed esperienziale.









